L’acufene o tinnito, è un disturbo uditivo decritto come un rumore fastidioso e talvolta invalidante, che si percepisce all’interno di uno o entrambe le orecchie, con caratteristiche sensoriali identificabili come fischi, ronzii, sibili, fruscii, pulsazioni, scrosci, etc.

L’origine degli acufeni non è ancora stata accertata.  Sembra molto probabile che vari tipi di danni dell’apparato uditivo, conducendo progressivamente a sordità (ipoacusia), siano anche responsabili dell’insorgere di questo “rumore di fondo” che si sovrappone alla percezione dei suoni che provengono dall’ambiente esterno. Si è inoltre osservato che una eccessiva tensione muscolo tendinea, provocata dalla contrazione prolungata ed involontaria dei muscoli del collo alla base del cranio e analogamente, della muscolatura temporo-mandibolare, si associano a tale disturbo. In questo caso si parla di acufene di origine “somatosensoriale”.  Inoltre il Sistema Nervoso è convolto nella percezione dell’acufene in quanto tende a strutturare nelle reti neurali che lo rappresentano, una nuova configurazione che amplifica il segnale distorsivo (acufene). In questo caso si parla di acufene di origine “centrale”. Spesso i soggetti che soffrono di questo fastidioso disturbo, tendono a fissare l’attenzione sul rumore, specie quando vi è silenzio, di conseguenza più spesso durante la notte. Ciò può provocare disturbi del sonno, ansia, depressione.

Nell’ampia casistica clinica di utilizzo di Reac Technology, si è osservato che i soggetti affetti da acufeni rispondono spesso ai trattamenti di Neuro-Ottimizzazione. I soggetti in cura riferiscono riduzione degli acufeni e/o del livello di attenzione inconscia nei confronti del disturbo acustico, che il cervello spesso tende ad amplificare. Il risultato terapeutico che REAC induce, può rappresentare una diversa forma di terapia riabilitativa (Tinnitus Retraining Therapy: TRT), proposta in alternativa ai farmaci. TRT  unisce tecniche di distrazione acustica, per ridurre la percezione dell’acufene, attraverso suoni generati dall’esterno, con presidi psicoterapeutici, allo scopo di aiutare il soggetto ad abbassare l’attenzione psicologica, nei confronti del disturbo uditivo. REAC, al contrario delle altre tecniche, non induce soppressione dei segnali nervosi attraverso stimolazione, ma progettata per convogliare le deboli correnti del Campo Bioelettrico Endogeno (EBF), autoprodotte dal corpo, verso l’intera rete di trasmissione dei segnali neuronali ed inter-sinaptici, genera un processo di modulazione della regolazione elettro-metabolica ed elettro-meccanica delle cellule del Sistema Nervoso. Per questo motivo si osservano risultati terapeutici anche nella cura degli acufeni.

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