HOME_novembre_2016

La prima casa che abitiamo è l’utero di nostra madre. Dal primo giorno il rapporto tra ambiente materno e le caratteristiche genetiche dell’embrione stabiliscono un legame così potente, da determinare un imprinting in grado di orientare il destino cellulare comune madre-figlio. L’utero è la casa interattiva per eccellenza, dove l’abitante e l’abitazione si fondono in una dimensione di relazione univoca finalizzata alla sopravvivenza della Vita.