Le idee che hanno ispirato la realizzazione della REAC Technology, si fondano su studi clinici osservazionali iniziati, oltre 30 anni fa, da parte di due medici, Savatore Rinaldi e Vania Fontani, dell’omonimo Istituto di Firenze (www.irf.it). Gli studi hanno permesso di capire, da un punto di vista medico e biologico, quali meccanismi si alterano durante il processo di adattamento che ogni organismo vivente mette in moto durante l’interazione con l’ambiente esterno. Oggi tutto questo prende il nome di Epigenetica, scienza che studia le modificazioni presenti nei Sistemi Biologici in rapporto alle innumervoli e continue influenze ambientali. Per esempio il nostro stile di vita, che comprende i comportamenti, le abitudini, l’alimentazione, l’esposizione a sostanze inquinanti o tossiche, l’ambiente di lavoro, l’intensità o la frequenza di stress emozionali, etc. Tutti questi fattori di origine ambientale (esterni) influenzano profondamente l’espressione delle caratteristiche genetiche che abbiamo ereditato e che regolano il funzionamento delle nostre cellule e tra queste, le più determinanti per il controllo del funzionamento del corpo e del comportamento, i Neuroni del Cervello. La scienza medica moderna sta comprendendo sempre meglio quanto la maggior parte delle malattie siano prodotte o condizionate da alterazioni epigenetiche. Si tratta di numerose e comuni malattie infiammatorie cronico degenerative che coinvolgono il cervello, come il Parkinson, l’Alzheimer e altre forme di demenze senili, oppure l’apparato cardio circolatorio (infarti cardiaci, trombosi, ictus), il sistema immunitario, endocrino metabolico, l’apparato locomotore. Ma vale anche per i tumori, o per le malattie psichiatriche.

I dati raccolti dai medici inventori della REAC, hanno evidenziato che intervenire nel modificare lo stile di vita e l’impatto stressogeno nocivo che l’ambiente può produrre sulla salute fisica è certamente rilevante, ma non sufficiente, in presenza di alterata o patologica espressione epigenetica. Gli studi che hanno condotto alla realizzazione della REAC e le ricerche che ne dimostrano le potenzialià terapeutiche, in condizione di totale sicurezza per l’individuo che si sottopone ai trattamenti, si fondano sull’osservazione che l’epigenoma di un soggetto ha carattere di grande dinamicità e può subire profondi mutamenti nel corso dell’intera esistenza. Paragonando il sistema Biologico ad un Sistema Informatico, l’Epigenetica rappresenta il Software (Programming), mentre la Genetica corrisponde al database (raccolta dati ). Proseguendo nel paragone gli effetti terapeutici catalizzati da REAC appaiono come un auto-istruzione del Programming Epigenetico, in grado di rimodulare il Sistema Cellulare fino al raggiungimento della massima espressione della capacità adattativa dell’organismo nel suo insieme.

Le pubblicazioni prodotte in questi anni, rintracciabili sulla banca dati della letteratura medica mondiale più accreditata (PUBMED), dimostrano che i trattamenti realizzati con REAC costituiscono il medotodo più sicuro ed efficace rispetto a qualunque altro tipo di intervento terapeutico attualmente in uso. Infatti REAC è una Tecnologia che non stimola bensì catalizza (interferenza neutrale amplificante) processi spontanei di modulazione dell’espressione epigenetica individuale. Effetti terapeutici completamente privi di interferenza potenzialmente disturbante lo stato di funzionamento cellulare e dell’integrità dell’organismo. Le più recenti ricerche scientifiche che testano le potenzialità rigenerative dei trattamenti somministrati con REAC, evidenziano sempre meglio, come il fenomeno conosciuto come cell polarity, ritenuto fondamentale per il funzionamento delle cellule viventi, sia uno degli elementi chiave per spiegare gli effetti terapeutici definiti di “Ottimizzazione”. In biologia molecolare si definisce cell polarity la diposizione spaziale asimmetrica lungo un asse di strutture cellulari (membrana, organelli, citoscheletro) e di macrostrutture come organi ed apparati. La cell polarity attraverso la ditribuzione delle pompe ioniche poste asimmetricamente sulle membrane cellulari genera il campo bioelettrico endogeno ma a sua volta ne è influenzata. Gli studi condotti in ambito biologico molecolare hanno dimostrato che gli effetti catalizzanti del REAC ristabilizzano le perturbazioni acquisite del campo biolettrico endogeno, ricostituendo la corretta diposizione di micro e macro strutturale determinate dalla cell polarity. In tal modo REAC permetterebbe alle singole cellule, in un contesto pluricellulare, di riabilitare la proprie potenzialità di manifestare capacità di orientamento nello spazio e nel tempo, in un preciso contesto ambientale, al fine di poter coordinare fasi di differenziazione, proliferazione, migrazione, morfogenesi, apoptosi, espressione genica. Tutti processi che governano una miriade di cellule promotrici dotate di proprietà riparative e rigenerative in tessuti lesionati o degenerati e le diverse fasi di invecchiamento e ringiovanimento cellulare.

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https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=giulio+pellegata

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=rinaldi+fontani