Il 21 febbraio 2013 mia moglie Gabriella, all’epoca di anni 63, e’ stata operata presso il Besta di Milano per glioblastoma multiforme, con posizionamento in cavità di wafer di Gliadel (chemioterapico locale). Gliobastoma tipizzato: DI GBM, EFGR, MGMT positivi, p53 IDH1 negativi. I Neuro Oncologi mi dissero che, nonostante  la situazione fosse molto grave, il tumore di mia moglie non era dei peggiori. In media questi tipi di tumore hanno una prognosi, per aspettativa di vita, di circa 18 mesi. Dopo l’intervento venimmo a sapere che esiteva una tecnica innovativa molto indicata dopo traumi intensi, che attivando un processo di ottimizzazione del funzionamento fisiologico dell’organismo, è in grado di sostenere lo stato di salute, tanto dal punto di vista fisico che psichico. A questo scopo abbiamo incontrato il dott. Giulio Pellegata, affidandoci alle sue cure. Quotidianamente, per oltre due mesi, subito dopo la chemioterapia e radioterapia, praticata presso le strutture del Besta, il Dott Pellegata iniziò ad applicare 2 tipi trattamento attraverso il dispositivo REAC: il primo tipo molto rapido, con una specie di “penna” a contatto con punti del padiglione auricolare, per un totale di  18 applicazioni (ciclo di NPPO: Ottimizzazione Neuro Psico Fisica) e 6 trattamenti contestuali, di circa 10 minuti ciascuno (Ottimizzazione Tissutale: TO-B), posizionando una pellicola di alluminio in sede di ferita chirurgica, al fine di ottenere una più veloce rimarginazione della calotta cranica perforata ed un notevole sollievo dal dolore fisico. Successivamente ogni tre mesi, Gabriella si sottoponeva a controlli con RM e visita medica neuro-oncologica presso il Besta, continuando ad assumere per altri 2 anni (fino al 2015) cicli di chemioterapico per via orale (TMZ: Temozolomide). Ogni volta, nella stessa settimana dei controlli del Besta, ci recavamo presso il polambulatorio medico, sito in piazza Adelaide di Savoia n 1, per ripetere un nuovo ciclo di 18 sedute, concentrate in 5 giorni, per ottenere, ci diceva il dott. Pellegata, due  principali obbiettivi terapeutici: modulare il processo infiammatorio ed il sitema immunitario, allo scopo di prevenire eventuali recidive e contemporaneamente ottimizzare le reazioni automatiche emozionali e comportamentali di Gabriella. Entrambe condizioni biologiche che, come ci spiegava il medico, quando ulteriormente ottimizzate, attraverso la ripetizione dei cicli (un ciclo = 18 sedute di NPPO), determinano e stabilizzano nell’insieme lo stato di salute del soggetto, generando la percezione di  benessere fisico e mentale che ne deriva. Così abbiamo fatto fino ad oggi. Ora non veniamo più ogni 3 mesi ma ogni 6 mesi, come indicato dal primario del Besta per i soliti controlli clinici e neuroradiologici. D’intesa con il dott. Pellegata osserviamo lo stesso calendario, recandoci presso il suo studio per ripetere 2 volte all’anno il ciclo di 18 applicazioni (NPPO). Mia moglie Gabriella, grazie a tutto ciò sta bene, e non solo fisicamente ma  anche  psicologicamente. Abbiamo messo da parte quel terrore che ci ha afflitto quotidianamente per oltre 5 anni. Grazie dott. Pellegata, grazie di cuore,

Umberto Vecchione.

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Utente: Umberto V. - Età: 77 - Città: Napoli